Riflettendo sulle Carenze
Affettive al Lago di Cei
La camminata di domenica scorsa al lago di Cei in Trentino è stata un'esperienza meravigliosa, non solo per la bellezza del paesaggio, ma soprattutto per le conversazioni profonde che abbiamo condiviso. In particolare, abbiamo parlato di un tema molto importante: le carenze affettive. Questa sera, nella trasmissione radiofonica di Dott.Coach, approfondiremo ulteriormente questo argomento.
Essere genitori è davvero il lavoro più difficile al mondo. Non
esiste un manuale del perfetto genitore e, anche se ci si impegna al massimo,
ci si può scontrare con le diverse personalità dei figli. Ogni bambino ha le
sue peculiarità e ferite, che possono rendere il compito dei genitori molto
complesso.
Pensiamo ad un bambino che cresce in un ambiente pieno di amore
e comprensione. Questo bambino diventa sicuro di sé ed emotivamente forte.
Tuttavia, non tutti hanno questa fortuna. Purtroppo, la mancanza di amore può
far sentire un bambino insicuro e instabile, sia da piccolo che da adulto.
Immagina di affrontare la vita senza la fiducia necessaria per superare le
difficoltà: ogni esperienza diventa più faticosa e le relazioni con gli altri
possono essere piene di sfiducia.
Le carenze emotive durante l'infanzia possono influenzare tutta
la vita di una persona. La mancanza di affetto può portare a problemi come
depressione, ansia, bassa autostima e persino autosabotaggio. Questo può
succedere anche se non ci sono stati abusi gravi, ma solo una mancanza di
attenzione e affetto.
Ad esempio, immagina un bambino molto sensibile. Se i genitori
non riconoscono o non sanno gestire questa sensibilità, non per cattiveria ma
per incapacità, il bambino può soffrire molto. Non è solo una questione di
quanto affetto riescono a dare i genitori, ma di quanto ne ha bisogno il figlio
specifico.
Un bambino che non riceve abbastanza stimoli affettivi potrebbe
crescere senza riuscire a connettersi alle proprie emozioni. Potrebbe diventare
un adulto che ha paura di vivere le sue emozioni e non sa riconoscerle, perché
nessuno gli ha insegnato come fare. Questo bambino potrebbe sentirsi solo e
disconnesso, organizzando tutta la sua vita intorno a questa mancanza di amore,
come se fosse un recipiente che non si riempie mai.
Il bisogno d'amore è spesso inappagabile. Cercare di colmare
questo vuoto con l'amore di altre persone può risultare inefficace e portare a
comportamenti che amplificano il vuoto anziché colmarlo. Per esempio,
idealizzare troppo le relazioni sentimentali o le amicizie può portare a
delusioni, perché nessuno è perfetto e le aspettative irrealistiche possono
facilmente essere deluse.
Chi non si è sentito abbastanza amato può anche sviluppare una
profonda sfiducia verso gli altri. Pensano che se non sono stati amati a
sufficienza dai genitori, nessun altro potrà mai farlo. Questo rende difficile
costruire relazioni sane e sicure, sia in amore che in amicizia.
Essere troppo esigenti è un'altra conseguenza comune. Anche una
piccola trascuratezza da parte degli altri può farli sentire non amati e messi
da parte. La sensibilità e la paura di essere trascurati possono portare a
comportamenti che sabotano le relazioni, creando un ciclo di sofferenza e
insoddisfazione.
Imparare a volersi bene è fondamentale per superare queste
carenze affettive. Riconoscere il proprio valore e non elemosinare affetto sono
passi importanti. Non bisogna tollerare tutto pur di essere amati, ma cercare
un equilibrio tra il dare e il ricevere.
Non fuggire dalle emozioni, ma viverle e riconoscerle, è
cruciale. Le emozioni sono una guida che ci aiuta a capire noi stessi e gli
altri. Se la sofferenza persiste, rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto può
essere di grande aiuto per superare queste carenze affettive e costruire un
presente sereno.
La camminata al lago di Cei ci ha dato l'opportunità di
riflettere su questi aspetti importanti. Questa sera, nella trasmissione
radiofonica di Dott.Coach, ne parleremo ancora, cercando di capire come
possiamo affrontare e superare le carenze affettive per vivere una vita più
piena e soddisfacente. Spero che queste riflessioni vi siano utili e vi invito
a seguire la trasmissione per approfondire ulteriormente il tema.
Loris Bonomi
Intervento della Psicologa
Buonasera a tutti. Oggi vorrei parlarvi
dell'importanza dell'attaccamento tra bambino e genitore, facendo riferimento
alla teoria di John Bowlby. Secondo Bowlby, l'attaccamento è un legame emotivo
profondo che si sviluppa tra il bambino e la figura di riferimento, di solito
il genitore. Questo legame è essenziale per il sano sviluppo emotivo e
psicologico del bambino. Un attaccamento sicuro, caratterizzato da amore,
protezione e disponibilità, aiuta il bambino a sentirsi al sicuro e a
sviluppare fiducia in sé stesso e negli altri. Al contrario, un attaccamento
insicuro può portare a problemi emotivi e relazionali nella vita adulta.
Dottoressa Iani Clementina :Team Camminando con
un coach