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Dalla Stretta di Mano alla Burocrazia Infinita: Abbiamo Davvero Fatto Progressi?

Immagina di essere seduto al tavolino di un bar con un amico. Vi guardate negli occhi, parlate, ridete, e alla fine… una stretta di mano sigilla un accordo. Nessun contratto, nessuna firma, nessuna mail di conferma. Solo fiducia. Ora immagina la stessa scena oggi. Ti arriva un messaggio su WhatsApp: "Ti mando il contratto via mail, firma digitale e ti mando anche il link per il bonifico". Non c'è più stretta di mano, non c'è più quel patto silenzioso di onore e rispetto.

Ma allora, erano più saggi i nostri genitori, che stringevano accordi con un semplice gesto, o siamo più saggi noi, con tutte le nostre precauzioni e regole scritte? Una volta, la parola data aveva un peso. Si diceva "un uomo vale quanto la sua parola". Oggi, invece, sembra che a comandare sia solo chi ha il denaro. Il cliente ha sempre ragione, anche quando cambia idea mille volte, anche quando fa perdere tempo e risorse a chi lavora.

Hai mai sentito tuo nonno raccontare di quando faceva affari con una stretta di mano? Eppure, nonostante la mancanza di contratti, c’era meno bisogno di avvocati e cause legali. Perché? Perché c’era l’onore. Oggi, invece, viviamo sommersi dalla burocrazia per proteggerci dalle persone che cambiano idea senza preoccuparsi delle conseguenze sugli altri. Certo, la burocrazia ha il suo lato positivo. Garantisce sicurezza, protegge dai truffatori, stabilisce confini chiari. Ma ci ha anche tolto qualcosa di importante: la fiducia reciproca.

Pensaci: oggi un appuntamento non è mai sicuro finché non ricevi tre promemoria, un messaggio di conferma e magari pure un’email con il link per la cancellazione gratuita. Un tempo, invece, se si diceva "Ci vediamo alle 15", alle 15 eri lì. Punto. Ma allora, davvero siamo andati avanti? O abbiamo solo complicato tutto? Forse la soluzione non è tornare indietro, ma trovare un nuovo equilibrio. Possiamo avere regole, contratti e sicurezza, senza però dimenticare il valore della parola data. Possiamo tutelarci, senza perdere la capacità di fidarci.

La prossima volta che prendi un impegno, fallo con consapevolezza. Ricorda che il tempo degli altri è prezioso quanto il tuo. E magari, ogni tanto, riscopri il valore di una semplice stretta di mano. E tu, cosa ne pensi? Ti manca quel senso di fiducia di una volta o credi che il mondo di oggi, con tutte le sue regole, sia più giusto? Raccontamelo nei commenti!

Loris Bonomi

Approfondimento Psicologico

La fiducia è un pilastro fondamentale delle relazioni umane e del nostro benessere psicologico. Quando ci si può fidare degli altri, si creano legami più forti, meno stress e una maggiore sensazione di sicurezza. Ma nel tempo, esperienze negative e delusioni hanno portato le persone a proteggersi sempre di più, spingendoci verso un mondo di regole e burocrazia. Secondo la psicologia, questo fenomeno è legato alla "teoria della fiducia sociale": quando il senso di comunità si indebolisce, aumenta la necessità di controlli formali.

Eppure, studi dimostrano che vivere in un ambiente basato sulla fiducia riduce ansia e diffidenza, migliorando la qualità della vita. Questo significa che, per quanto le regole possano aiutarci a proteggerci, recuperare un po’ di fiducia negli altri potrebbe renderci più sereni e soddisfatti. Non si tratta di eliminare le precauzioni, ma di non lasciare che la paura di essere ingannati ci privi della bellezza delle relazioni umane autentiche.

Dottoressa Iani: www.camminandoconuncoach.it

 

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