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Specchi, Filtri e Autostima: Perché Non Ci Vediamo Belli?

Ti è mai capitato di guardarti allo specchio e pensare di essere in forma, poi scattare una foto e vederne un’immagine completamente diversa? O al contrario, di vederti bene in una foto, ma poi allo specchio notare ogni piccolo difetto?

La nostra percezione della bellezza è un'illusione più complessa di quanto pensiamo. Non è solo lo specchio o la fotocamera a “mentire”, ma il modo in cui il nostro cervello elabora l’immagine di noi stessi. Oggi, tra filtri social, selfie ritoccati e modelli di bellezza irraggiungibili, ci stiamo allontanando sempre di più da una domanda fondamentale: cosa significa sentirsi belli?

Spesso pensiamo che la bellezza sia un qualcosa di oggettivo, che esiste fuori di noi. Eppure, la bellezza è prima di tutto una sensazione interna. Ci sono giorni in cui ci sentiamo splendidi senza un motivo apparente e altri in cui nessun trucco, nessun vestito, nessuna luce sembra funzionare. La scienza lo conferma: sentirsi belli non dipende solo dal nostro aspetto, ma da come ci percepiamo. Studi neuroscientifici dimostrano che la bellezza è influenzata da fattori emotivi, dall’autostima e persino dall’umore. Se ci sentiamo sicuri, ci vediamo più belli. Se siamo stressati, stanchi o in un periodo difficile, la nostra immagine allo specchio ci sembrerà peggiore.

E allora, perché ci lasciamo influenzare così tanto da uno scatto o dal riflesso in uno specchio? Sei mai entrato in un camerino e ti sei sentito improvvisamente brutto? Oppure hai mai notato quanto cambi la tua immagine da uno specchio all’altro? Questo accade perché la percezione della nostra immagine è influenzata da fattori esterni: le luci e le angolazioni cambiano i lineamenti. Una luce dall’alto può creare ombre che evidenziano rughe e imperfezioni, mentre una luce diffusa e frontale rende il viso più armonioso. Gli specchi non sono sempre perfettamente piatti. Alcuni sono leggermente curvati, creando un effetto di allungamento o accorciamento del viso. Le fotocamere dei telefoni usano lenti che distorcono il volto. Un selfie troppo vicino allarga il naso e modifica le proporzioni del viso.

E poi ci sono i filtri. Alcuni telefoni applicano automaticamente un leggero “ritocco” alle immagini, rendendoci più luminosi, con la pelle levigata e i colori più brillanti. E il nostro cervello si abitua. Quando poi ci guardiamo senza questi piccoli “miglioramenti”, ci vediamo meno belli di quanto siamo realmente. Ma davvero vogliamo che sia uno schermo a dirci come dovremmo vederci?

La percezione della bellezza è un’abitudine mentale. Più ci abituiamo a vedere solo immagini ritoccate, più il nostro cervello prende quella versione come “normale” e trova difetti nella realtà. E allora, come possiamo allenarci a sentirci belli davvero, senza dipendere da uno schermo o da un riflesso?

Smetti di guardarti con occhi critici. Quando ti specchi, non cercare subito i difetti. Osservati con la stessa gentilezza con cui guarderesti una persona cara.

Vivi la tua bellezza con tutti i sensi. La bellezza non è solo ciò che vedi. È il suono della tua voce, la morbidezza della tua pelle, la forza del tuo corpo.

Cambia la tua abitudine visiva. Se ti senti a disagio senza filtri, inizia a ridurne l’uso gradualmente. Guardati in foto senza modifiche e allenati a vederne il valore.

Muoviti! Il corpo in movimento è sempre più affascinante di una foto statica. Camminare, ballare, ridere: sono questi i momenti in cui appariamo più belli agli occhi degli altri… e dovremmo imparare a vederci così anche noi.

Circondati di immagini reali. Segui persone sui social che mostrano la loro immagine autentica. Più normalizziamo la bellezza naturale, più la riconosceremo anche in noi stessi.

Loris Bonomi

Riflessione Psicologica

Sentirsi belli è un’esperienza che parte dalla mente, non dallo specchio. La psicologia ci insegna che l’autostima influenza direttamente la percezione della nostra immagine. Più ci piacciamo dentro, più ci piacciamo fuori.

Il problema dei filtri e delle immagini ritoccate non è solo estetico: sta cambiando il nostro rapporto con noi stessi. Se ci abituiamo a vederci sempre migliorati, rischiamo di sentirci inadeguati nella vita reale. La bellezza è una sensazione, non un filtro. È il modo in cui ci sentiamo quando ridiamo di gusto, quando siamo immersi in una conversazione stimolante, quando ci muoviamo con sicurezza nel mondo.

Dottoressa Iani: www.camminandoconuncoach.it

 

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