Se Oggi Fosse l’Ultimo Giorno? Una Passeggiata
sotto la Pioggia per Rimettere a Fuoco il Tempo
Piove. Una di quelle piogge leggere ma
insistenti, che non fanno rumore ma bagnano l’anima. Il cielo è grigio, la
strada brilla d’acqua e ogni passo sembra accompagnato da un pensiero. Oggi
cammino da solo, senza clienti. Solo io, il mio ombrello e una domanda che si è
fatta spazio dentro di me, silenziosa ma potente: “E se oggi fosse il mio
ultimo giorno?”
È una di quelle domande che arrivano
all’improvviso, quando il rumore del mondo si abbassa e ti ritrovi da solo con
te stesso. Mi capita spesso, durante le camminate con le persone, di affrontare
il tema del tempo. Parliamo di organizzazione, di priorità, di obiettivi… ma
poi succede qualcosa. Quando tocchiamo il discorso del tempo per sé,
tanti si bloccano, come se d’un tratto si rendessero conto che il tempo non è
eterno. E ci restano male.
Perché in fondo, molti di noi vivono come se avessero una vita di scorta.
C’è questa illusione dolce e pericolosa che ci
accompagna: “Lo farò più avanti. Ci sarà tempo. Prima o poi.”
Ma il tempo non aspetta. Passa. A volte silenzioso, a volte rumoroso… ma passa
comunque.
Ieri sera ero alla festa del vino di
Polpenazze, un evento allegro, pieno di risate, profumi intensi di salumi e
formaggi, calici che si toccano e “cin cin” che diventano dichiarazioni.
Lì ho conosciuto un ragazzo, e devo dire che mi ha davvero stupito. Forse per
via di quello che ci siamo detti, forse per il vino — che si sa, in vino
veritas — ha preso una decisione di quelle che cambiano il corso delle
cose. Si è alzato, si è avvicinato a una ragazza che conosceva da tempo, e le
ha sussurrato:
“È da 12 anni che sono innamorato di te.”
Non so come sia andata a finire — vi informerò
sugli sviluppi — ma vi assicuro che è stato divertente e anche toccante vedere
come a volte una sola scelta, un piccolo gesto di coraggio, può cambiare
tutto.
È questo il punto: non serve stravolgere la
propria vita. A volte basta un attimo, una decisione presa al volo, per
spezzare il ritmo del “poi” e riportarci all’adesso.
E proprio di questo parleremo questa sera in
trasmissione con Alket Budani: il tempo, l’illusione che abbiamo davanti un
domani garantito, la tendenza a rimandare ciò che è importante.
Alket porterà questo stesso tema anche nel suo corso dell’8 giugno ad Asola,
dove guiderà i partecipanti a riconoscere come la mente spesso ci inganni,
facendoci credere che possiamo sempre decidere dopo… quando invece il “dopo” a
volte non arriva.
La verità è che non si tratta di fare di più. Si
tratta di fare ciò che conta.
E per farlo non bisogna aspettare il momento perfetto: il momento è adesso.
Anche sotto la pioggia, anche con l’umore grigio o il cielo storto.
Ogni giorno è una possibilità, e tu puoi iniziare da un gesto semplice, un “sì”
che avevi paura di dire, o magari anche un “ti amo” tenuto in tasca da troppo
tempo.
Loris Bonomi
Riflessione Psicologica
Dal punto di vista psicologico, la tendenza a
rimandare ciò che ci sta a cuore è legata a una falsa percezione del tempo,
alimentata da meccanismi mentali come la procrastinazione, il perfezionismo e
la paura del giudizio. La mente, nel tentativo di proteggerci da emozioni
scomode, ci proietta sempre nel futuro, illudendoci che prima o poi arriverà
“il momento giusto”.
Ma non esiste un momento perfetto: esiste solo il momento presente.
La psicologia ci insegna che vivere con più consapevolezza — anche solo
attraverso piccole scelte quotidiane — aiuta a rompere questa illusione, a
ridare valore all’adesso e a trasformare la vita in qualcosa di più autentico.
Dottoressa iani: www.camminandoconuncoach.it