Come Uscire dalla Friend Zone d’Estate
Immagina una sera d’estate. L’aria è tiepida, il
profumo della salsedine si mescola a quello dei fiori nei giardini, e senti le
cicale che cantano mentre cammini verso quella festa sulla spiaggia. Intorno,
risate, luci colorate e il suono di una musica che invita a ballare. Eppure,
nonostante tutto quel calore e quella voglia di leggerezza, dentro di te c’è un
piccolo groviglio: sei vicino alla persona che ti piace, ma ti sembra di essere
sempre “l’amico della porta accanto”, quello che c’è, ma che non viene mai
visto davvero. È come essere alla festa più bella dell’estate... senza riuscire
a ballare con chi vorresti.
Oggi voglio portarti a fare un giro insieme lungo
questo viale estivo, tra lanterne appese e sabbia calda sotto i piedi, per
scoprire come si può uscire dalla friend zone con rispetto per sé stessi e
senza trasformarsi in un disperato.
Ti racconto di Marco, un ragazzo che ho
conosciuto durante un incontro di coaching proprio mentre si avvicinavano le
vacanze. Mi disse: «Sai, lei mi scrive quando ha bisogno, mi cerca per
confidarsi, ma poi... quando propongo di vederci o fare qualcosa insieme, si
inventa mille scuse. Io ci sono sempre, Dottor Coach. E alla fine resto a casa
a leggere i suoi messaggi mentre gli altri escono e si divertono». La voce di
Marco aveva quel tono dolce-amaro di chi vorrebbe di più, ma si accontenta per
paura di perdere tutto.
La friend zone spesso si presenta così, senza che
ce ne accorgiamo: diventi il suo punto di riferimento, il suo “porto sicuro”,
ma non il compagno di ballo alla festa. Ti trasformi nello zerbino
sentimentale, sempre pronto a correre al primo messaggio, a risolvere problemi
e consolare. Un po’ come quel bagnino che salva tutti, ma a cui nessuno chiede
di fare un tuffo insieme.
Allora come si fa a cambiare rotta? Prima di
tutto serve smettere di essere così prevedibile. Inizia a dire qualche no.
Magari la prossima volta che ti scrive alle dieci di sera perché ha un
problema, invece di mollare tutto, respira e pensa: “Se ora vado, cosa sto
comunicando?”. A volte un no gentile vale più di mille sì detti per paura.
Un altro passo importante è quello che chiamo
l’esperimento del “silenzio estivo”: per qualche giorno, sparisci un po’ dalla
sua orbita. Non per punizione, ma per ritrovare te stesso. Esci con gli amici,
vai a quella festa in spiaggia, organizza quella gita che rimandi da un po’.
Fai in modo che la tua estate sia piena anche senza di lei. Sai cosa succede?
Che la tua assenza inizia a farsi sentire. Come quando alla festa manca la
musica: all’improvviso tutti si accorgono che qualcosa non c’è più.
Quando torni, torna diverso. Non più l’amico che
consola a mezzanotte, ma la persona che sa flirtare, che lancia uno sguardo un
po’ più lungo del solito, che fa capire con un gesto o una parola che
l’amicizia non è l’unica strada. Non servono dichiarazioni da film: bastano
piccoli segnali autentici, come un complimento detto con sincerità o un invito
a ballare quando la musica è quella giusta.
E se, dopo tutto questo, ti accorgi che lei non
ti vede comunque con occhi diversi? Allora fai un regalo a te stesso: libera
quel posto nel cuore e nella mente per qualcuno che sappia apprezzarti davvero.
Pensa alla tua estate come a un viaggio: se un sentiero non ti porta dove vuoi,
è meglio cambiarlo che restare fermo a guardare il tramonto da lontano.
Il segreto, alla fine, è proprio questo: non si
esce dalla friend zone per cambiare l’altro, ma per diventare tu una persona
che non ha bisogno di elemosinare attenzioni. E quando ti sentirai così, sarai
proprio tu a scegliere con chi ballare alla tua festa.
Loris Bonomi
Approfondimento psicologico :
La psicologia ci dice che restare intrappolati nella friend zone ha spesso a
che fare con il bisogno di approvazione e la paura del rifiuto. Quando sei
sempre disponibile speri, inconsciamente, che l’altro si accorga di te, ma in
realtà stai costruendo un legame squilibrato. L’approccio migliore? Lavorare
sull’autostima, imparare a dire no senza sentirsi in colpa e riconoscere il
proprio valore. E se senti che da solo non ce la fai, il coaching o un percorso
con un professionista può aiutarti a ritrovare quella forza che, credimi, è già
dentro di te.
Dottoressa Iani : www.camminandoconuncoach.it