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Trasformare le Abitudini utilizzando il piacere  “Il Bicchiere Sempre Mezzo Pieno” su Rete Radio Azzurra. Insieme a Luciana Smellini ieri sera e grazie alla vostra partecipazione , abbiamo affrontato un tema che tocca tutti: le abitudini. Ci siamo ispirati al libro di Charles Duhigg, "Il Potere delle Abitudini", che offre spunti interessanti su come cambiarle senza soffrire. Ci siamo chiesti: perché, anche se sappiamo cosa ci fa bene, spesso scegliamo ciò che ci dà un piacere immediato, anche se poi ci fa sentire peggio? Luciana ha condiviso la sua lettura e come  anche lei ha dovuto lavorare su alcune sue abitudini, ma con un segreto: rendere il cambiamento piacevole. La chiave non è la forza di volontà, ma trovare gratificazioni lungo il percorso. Questo mi ha fatto pensare a tutte quelle volte in cui, durante le uscite di “Camminando con un Coach” della domenica, dopo una bella passeggiata, ci fermiamo in un rifugio o agriturismo per un buon pranzo. Non è solo l'esercizio fisico a motivarci, ma anche la gratificazione di un piatto caldo e gustoso che ci aspetta. È proprio questo il punto: se ogni nuova abitudine fosse associata a una piccola ricompensa, sarebbe molto più facile mantenerla. Nel libro, Duhigg spiega che ogni abitudine è composta da tre elementi: segnale, routine e ricompensa. Se manteniamo il segnale e cambiamo solo la routine, aggiungendo una nuova ricompensa, possiamo trasformare anche le abitudini più radicate. Ad esempio, se sei abituato a fare uno spuntino poco sano quando ti senti stanco, puoi cambiare questa abitudine scegliendo uno snack più salutare e premiarti con un'attività piacevole subito dopo, come una breve passeggiata o un momento di relax. Durante la nostra serata, Luciana ed io abbiamo riflettuto su quanto sia importante non percepire il cambiamento come una punizione, ma come un'opportunità per aggiungere piacere alla nostra vita. Cambiare non deve essere sinonimo di privazione, ma di arricchimento. Piuttosto che concentrarci su ciò che stiamo perdendo, dobbiamo focalizzarci su ciò che guadagniamo, sia nel breve che nel lungo termine. Il nostro cervello, dopotutto, è programmato per cercare gratificazioni immediate, ma con un po' di strategia possiamo guidarlo verso un benessere più duraturo, senza sentirci privati di nulla.

Loris Bonomi

Approfondimento Psicologico:

La psicologia ci insegna che il nostro cervello è naturalmente portato a cercare gratificazioni immediate, una tendenza che affonda le radici nell'evoluzione. Tuttavia, studi recenti dimostrano che è possibile "riprogrammarlo" introducendo piccole ricompense immediate anche nei comportamenti orientati al lungo termine. Non serve ricorrere solo alla forza di volontà: rendere il cambiamento gratificante e piacevole fin da subito è la chiave per mantenerlo nel tempo.

Dottoressa Iani:Team Camminando con un coach

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