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Dicembre e la Domanda Che Non Ti Aspetti: Dove Sono Finiti i Tuoi Obiettivi?

Camminando tra le luci natalizie e l’aria fresca che pizzica il viso, una domanda mi torna in mente, pungente come il freddo: “Ma dove è andato a finire quest’anno?”. Ogni dicembre è così. Mi fermo a riflettere su quanto tempo sia passato da quei buoni propositi di gennaio, e mi ritrovo a fare un bilancio. Se chiudo gli occhi, sento ancora l’entusiasmo di inizio anno: il profumo di agende nuove, il rumore della penna che traccia liste di obiettivi e sogni da realizzare. E poi… eccoci qui, a chiedermi: “Cosa è successo nel frattempo?”. Ma sai cosa ho scoperto? Non sono l’unico. Questa sensazione è un classico di dicembre, e forse anche tu la conosci. Oggi voglio raccontarti perché accade e come possiamo rispondere a questo “appello annuale” con una nuova energia. Ti è mai capitato di cominciare l’anno pieno di idee e progetti, per poi ritrovarti a dicembre con un misto di rimpianto e confusione? È un po’ come quando vai al supermercato con la lista della spesa, ma tra una corsia e l’altra riempi il carrello di cose che non avevi previsto. Le priorità cambiano, la vita si intromette, e i tuoi obiettivi finiscono dimenticati, come quella confezione di yogurt scaduto in fondo al frigo. Io stesso ricordo un anno in cui avevo promesso a me stesso di dedicarmi a scrivere un libro. A gennaio ero carico di entusiasmo, ma poi sono arrivati nuovi impegni, distrazioni e qualche scusa di troppo. Il libro? Restato un’idea su carta. E così, ogni dicembre mi ritrovo a camminare e riflettere: “Perché ho dato la priorità a tutto tranne che ai miei obiettivi?”. La verità è che siamo tutti vittime di un gioco mentale fatto di paura, abitudini e piccole trappole quotidiane. Spesso rimandiamo ciò che ci sta a cuore perché abbiamo paura di non riuscire. È più facile distrarsi con compiti “urgenti” che affrontare un progetto che potrebbe metterci alla prova. Le nostre giornate sono governate da routine rassicuranti. Cambiare richiede energia, e spesso preferiamo restare nella nostra zona di comfort, anche se sappiamo che ci sta stretta. Inoltre, abbiamo tutti mille cose da fare, ma quante di queste sono davvero importanti? Spesso confondiamo l’essere occupati con l’essere produttivi, lasciando indietro ciò che conta davvero. Infine, quando perdiamo di vista il motivo per cui abbiamo scelto un obiettivo, è facile abbandonarlo per qualcosa che sembra più immediato o gratificante. Ma c’è una buona notizia: non è mai troppo tardi per rimettersi in pista. Dicembre non deve essere un momento di bilanci frustranti, ma un’opportunità per guardare avanti con chiarezza e intenzione. Ogni obiettivo ha bisogno di un motivo forte per essere portato avanti. Prenditi del tempo per scrivere perché quell’obiettivo era importante per te a gennaio. Cosa ti spingeva allora? È ancora valido oggi? Spesso siamo troppo severi con noi stessi. Guardiamo a ciò che non abbiamo fatto, senza riconoscere i passi avanti. Anche un piccolo progresso merita di essere celebrato, perché ti avvicina al traguardo. Per fare spazio a ciò che conta, devi imparare a dire no alle distrazioni. Non puoi fare tutto, ma puoi fare ciò che è importante. Questo dicembre, scegli una sola cosa su cui concentrarti. Infine, ricorda: non è un fallimento aver cambiato strada o non aver raggiunto tutto ciò che volevi. A volte, la vita ci porta in direzioni inaspettate, ma proprio in quei percorsi alternativi troviamo lezioni preziose. Dicembre non è la fine, ma il momento perfetto per riprendere il filo, lasciando da parte la colpa e ripartendo con fiducia verso un nuovo inizio.

Loris Bonomi

Intervento della Psicologa

La fine dell’anno porta con sé un naturale momento di riflessione. È il tempo in cui ci guardiamo indietro, spesso con una punta di rimpianto per i propositi non realizzati. Questo accade perché tendiamo a fissare obiettivi troppo ambiziosi o poco allineati ai nostri veri desideri, e spesso sottovalutiamo il peso delle routine quotidiane e degli imprevisti. È importante ricordare che ogni passo, anche piccolo, è un successo. Invece di giudicarci duramente, possiamo accogliere con gentilezza ciò che abbiamo fatto e usare questa consapevolezza per definire obiettivi più autentici e concreti per l’anno che verrà. Il cambiamento inizia dall’accettazione.

Dottoressa Iani: www.camminandoconuncoach.it

 

 

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