Bullismo nello Sport: Come il
Coaching Può Fare la Differenza
Immagina questa scena: una squadra di giovani
atleti si allena al tramonto, i colori del cielo che si riflettono sui loro
volti pieni di entusiasmo. Ma in mezzo al gruppo, c’è un ragazzo che si tiene
in disparte, con lo sguardo basso. È il bersaglio di battute, esclusioni e
atteggiamenti che nulla hanno a che fare con lo spirito di squadra. Ecco il
bullismo nello sport, un problema che colpisce tanti giovani e che spesso resta
nell’ombra. Martedi 10.12.24 alle 18:30 su Rete Radio Azzurra, nella puntata di
Dottor Coach, affronteremo questo tema delicato insieme a Elena
Formantici e Paolo Boano, soci e fondatori di Performance Coaching,
una realtà che si dedica alla formazione e al supporto degli atleti e delle
associazioni sportive per promuovere ambienti sani e stimolanti.
Ti racconto una storia: il 28 ottobre, nella
cornice unica della Questura di Asti, c’è stato un incontro organizzato dal
Coni Provinciale è stata una serata speciale, ricca di spunti e riflessioni,
dedicata al tema del bullismo nello sport. Attraverso il loro approccio
coinvolgente , Elena e Paolo, hanno mostrato come il mental coaching possa
essere una chiave per prevenire e combattere questo fenomeno, creando ambienti
dove il rispetto, l’ascolto e la collaborazione siano le fondamenta. Il
bullismo, infatti, può assumere molte forme: l’esclusione di un compagno dagli
allenamenti, i commenti offensivi che minano la fiducia in sé stessi, o azioni
mirate a far sentire “meno” un ragazzo, magari perché non è abbastanza bravo o
perché è diverso dagli altri. Questi comportamenti, oltre a distruggere lo spirito
di squadra, lasciano cicatrici emotive profonde, influenzando la fiducia e
l’autostima dei giovani.
Sai qual è il bello del coaching? È come una
bussola che aiuta a ritrovare la strada nei momenti difficili. E nel caso del
bullismo, i suoi strumenti sono particolarmente efficaci. Attraverso il lavoro
di Performance Coaching, Elena e Paolo insegnano a costruire ambienti dove la
comunicazione non violenta diventa il linguaggio quotidiano, la gestione delle
emozioni aiuta i ragazzi a riconoscere e superare rabbia e frustrazione, e il
team building rafforza i legami trasformando ogni squadra in una vera famiglia.
Immagina un campo di rugby dove ogni passaggio è accompagnato da
incoraggiamenti e ogni caduta è seguita da una mano tesa: questo è il futuro
che vogliamo costruire.
Durante la puntata di giovedì, avremo la
fortuna di ascoltare storie, strumenti e soluzioni per affrontare il bullismo
grazie all’esperienza di Elena che tra l’altro ho avuto occasione di
riabbracciare nello scorso fine settimana in un altro incontro formativo”
insomma sempre sul pezzo”. Non perdere l’occasione di capire come il coaching
possa trasformare il modo di vivere lo sport, regalando ai ragazzi una visione
positiva e arricchente. Segna in agenda: Martedi alle 18:30 su Rete Radio
Azzurra, nella puntata di Dottor Coach.
Il bullismo non è un problema solo degli
altri. Può toccare il tuo vicino di casa, il tuo compagno di squadra o persino
tuo figlio. Cambiare le cose parte da noi, dagli ambienti che creiamo e dal
modo in cui scegliamo di comunicare. Lo sport è un gioco di squadra: nel campo
e nella vita, vinciamo solo insieme.
Loris Bonomi
Intervento della Psicologa:
Il bullismo nasce spesso da insicurezze
personali, difficoltà relazionali o modelli negativi appresi in famiglia o
nella società. Chi bullizza cerca di affermare il proprio potere sugli altri
per nascondere fragilità interiori. Affrontarlo richiede un intervento su più
livelli. A livello individuale, è fondamentale lavorare sull’autostima di chi
subisce e sulla capacità di gestire i conflitti di chi lo pratica. A livello
sociale, bisogna promuovere ambienti basati sull’ascolto, sul rispetto e sul
dialogo. La prevenzione passa anche dall’educazione emotiva: insegnare empatia
e gestione delle emozioni aiuta a ridurre i comportamenti aggressivi e a creare
relazioni più sane e costruttive.
Dottoressa Iani : www.camminandoconuncoach.it