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Trump, TikTok e il Potere dei Social: Chi Comanda il Gioco?

 

Immagina questa scena: sono le 18 di una serata storica. Donald Trump torna alla Casa Bianca e, contemporaneamente, TikTok – la piattaforma amata dai giovani – viene reso nuovamente accessibile negli Stati Uniti. Coincidenza? Forse no. La domanda che dobbiamo farci è: cosa c’è dietro questa fretta? E soprattutto, Trump ha davvero bisogno di conquistare i giovani elettori per rafforzare la sua posizione?

Partiamo da un fatto noto: Trump non è mai stato un grande fan della Cina. Durante il suo mandato, aveva puntato il dito contro TikTok, accusandolo di raccogliere dati sensibili per conto del governo cinese e mettendo in discussione la sicurezza nazionale americana. Nel 2020 si parlava di un possibile ban dell’app, un argomento che aveva diviso l’opinione pubblica e messo in allerta milioni di utenti.

Ma adesso, con questo ritorno sulla scena politica, Trump sembra aver cambiato tattica. TikTok non solo è nuovamente fruibile, ma il tempismo con cui questa decisione è arrivata – lo stesso giorno del suo ritorno alla Casa Bianca – fa pensare a una strategia ben precisa. Forse Trump ha capito che, per raggiungere il cuore dell’elettorato più giovane, deve entrare nel loro terreno di gioco: i social.

TikTok non è solo un’app per video divertenti: è una piattaforma che raccoglie, coinvolge e, in alcuni casi, mobilita milioni di giovani. Nel 2021, TikTok contava già 86,9 milioni di utenti negli Stati Uniti , la maggior parte dei quali appartenenti alla Generazione Z. Si tratta di una fascia d’età che non si informa più tramite i media tradizionali, ma che vive immersa nei contenuti digitali, dove i video di pochi secondi possono avere un impatto enorme sulle opinioni e sulle scelte personali.

Per Trump, che ha sempre saputo sfruttare i media per amplificare la sua immagine, TikTok potrebbe rappresentare una porta d’accesso a una generazione che finora gli è stata poco vicina. Certo, Trump è noto per le sue posizioni conservatrici, ma il suo ritorno in politica potrebbe includere una strategia di comunicazione più flessibile e orientata verso il digitale. Del resto, per vincere una partita politica, bisogna giocare nel campo degli avversari. E oggi quel campo si chiama TikTok.

Ma c’è di più: il passato ci insegna che TikTok non è solo un luogo di intrattenimento. Nel 2020, alcuni utenti della piattaforma organizzarono una protesta contro Trump prenotando migliaia di posti per un suo comizio senza poi presentarsi. Questo dimostra il potenziale di TikTok come strumento non solo di comunicazione, ma anche di attivismo. Per un politico come Trump, che cerca di riconquistare la fiducia e l’attenzione del pubblico più giovane, questa piattaforma potrebbe trasformarsi da nemico in alleato strategico.

Questa vicenda ci mostra ancora una volta quanto i social siano ormai intrecciati con i giochi di potere globale. I social non sono più solo piattaforme per condividere foto o video: sono diventati strumenti di influenza e propaganda, capaci di cambiare il corso della politica.

Ma non dimentichiamo che questa influenza è a doppio senso. Se da un lato Trump e altri politici cercano di usare i social per raggiungere il pubblico, dall’altro siamo noi, utenti, che alimentiamo la loro forza. Ogni clic, ogni scroll, ogni like non fa che rafforzare l’impatto dei social, trasformandoli in uno strumento sempre più potente.

La vera domanda, allora, è questa: siamo noi a usare i social o sono i social a usare noi? I social network sono progettati per attirare la nostra attenzione e tenerci incollati allo schermo. TikTok, in particolare, sfrutta un meccanismo semplice ma efficace: video brevi, accattivanti, progettati per regalarci una scarica immediata di piacere. Più tempo passiamo sulla piattaforma, più dati raccoglie, e questi dati diventano oro per chi vuole manipolare il nostro comportamento.

Allo stesso tempo, la politica si adatta sempre di più a questo linguaggio veloce e diretto. Trump lo sa bene: non basta più fare comizi o interviste sui media tradizionali. Per conquistare le nuove generazioni, bisogna parlare il loro linguaggio e usare i loro strumenti. 

Se ti senti come una pedina in questa grande partita tra politica, social network e influenze globali, non preoccuparti. C’è un modo per riprendere il controllo e diventare protagonisti attivi del nostro rapporto con i social. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Chiediti perché li usi: Ogni volta che prendi il telefono e apri TikTok o un altro social, fermati un attimo. Cosa stai cercando? Intrattenimento? Informazione? Connessione? Dare un senso al tempo che trascorri sui social ti aiuterà a usarli in modo più consapevole.
  • Non farti manipolare: Ricorda che ogni contenuto che vedi è progettato per catturare la tua attenzione. Impara a riflettere e a distinguere tra ciò che è genuino e ciò che potrebbe essere manipolatorio.
  • Scegli cosa seguire: Sei tu che decidi quali contenuti vedere. Smetti di seguire account che ti fanno sentire inadeguato o che ti tolgono energia e concentrati su ciò che ti ispira e ti arricchisce.
  • Imposta dei limiti di tempo: Prova a fissare un timer o a dedicare un giorno a settimana senza social. Scoprirai quanto può essere liberatorio e rinfrescante.

I social network non sono il problema. Sono strumenti potenti, ma sta a noi scegliere come usarli. Se impariamo a essere consapevoli, possiamo trasformare TikTok, Instagram e gli altri social in alleati, anziché lasciarci dominare da loro.

Loris Bonomi

Approfondimento Psicologico

I social network non sono neutri: ci attraggono perché rispondono a bisogni profondi come appartenenza e riconoscimento. Ma piattaforme come TikTok utilizzano algoritmi progettati per catturare la nostra attenzione, basandosi sul principio del rinforzo intermittente (lo stesso delle slot machine). Questo ci spinge a scorrere senza sosta, portandoci spesso a perdere la percezione del tempo.

Studi, come quello pubblicato su Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, dimostrano che un uso consapevole dei social – con scopi chiari e limiti di tempo – migliora il nostro benessere psicologico. La prossima volta che apri TikTok, fermati e chiediti: Questo contenuto mi arricchisce o mi consuma?

Dottoressa Iani: www.camminandoconuncoach.it

 

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