Quando la Fede
Incontra il Coaching: La Storia di Gabriele Bani, il Coach che Ha Colpito la
Mia Anima
C’erano le luci della città, i clacson della sera
e l’odore frizzante del cemento bagnato, come solo Milano sa offrirlo dopo
un temporale. Ricordo quel corso come se fosse ieri. Ero lì per aggiornarmi,
per nutrirmi di nuove idee, per arricchire la mia cassetta degli attrezzi da
coach e da psicologo. Ma non immaginavo che avrei incontrato una persona capace
di lasciare un segno così autentico nel mio percorso: Gabriele Bani.
Era uno di quei corsi pieni di slide,
brainstorming e coffee break . Ma a un certo punto... entra lui. Sguardo
deciso, sorriso caldo e soprattutto… un’energia che non sapevo ancora definire.
Poi comincia a parlare , un po' con tutti devo dire. E non è solo la sua voce a
colpire, ma la coerenza tra ciò che dice e ciò che trasmette.
Dopo pochi minuti ho capito che non era il solito
coach. Gabriele parlava anche di fede. E lo faceva con una naturalezza e un
orgoglio disarmanti. Nessun tono forzato, nessun tentativo di convertire:
solo la sua verità, vissuta e condivisa. Per me, abituato a frequentare
ambienti in cui spesso la spiritualità si lascia fuori dalla porta, è stato un
piccolo shock… positivo. Una boccata d’aria fresca.
“È Dio che mi guida, ogni giorno”, disse mentre
spiegava come accompagna i giovani nei loro percorsi di vita e di crescita. E
giuro che in quel momento ho sentito un brivido, ma non di disagio: un
brivido di risonanza. Come se quell’energia che sentivo arrivasse davvero
da un’altra fonte.
Gabriele lavora molto con i ragazzi, e si vede che li ama. Non nel senso romantico o protettivo, ma nel senso
più puro del termine: li vede, li ascolta, li sfida. Trasmette passione, e lo
fa con quel misto di carisma e umiltà che pochi sanno bilanciare.
È per questo che, tra tutti i professionisti che
ho incontrato – e credimi, sono tanti – lui è quello che mi ha colpito di
più. Per la sua autenticità, per la sua fede vissuta come risorsa e non
come barriera, e per la forza con cui riesce a connettersi con chi ha davanti.
Non importa se hai 16 o 60 anni: con lui ti senti visto, accolto e
potenziato.
Ecco perché questa sera, nel mio programma Dottor
Coach, ho deciso di presentartelo. Non sarà solo un’intervista. Sarà un
viaggio nei suoi sogni, nei suoi obiettivi, e nel suo modo speciale di fare
coaching. Parleremo di giovani, di spiritualità, di psicologia. Ma soprattutto
parleremo di come ognuno di noi può trovare una rotta, una fede, una forza
dentro… anche quando il mare è agitato.
Ti aspetto con la bussola in mano e il cuore
aperto.
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Loris Bonomi
Approfondimento Psicologico:
In psicologia si tende spesso a tenere separate
la professione e le credenze personali. Ma diversi approcci moderni, come la psicologia
umanistica e la psicologia positiva, riconoscono che la spiritualità
può essere una risorsa potente per la crescita personale, se vissuta in
modo autentico e non impositivo. Aiutare le persone a connettersi con ciò in
cui credono, o anche solo a sentirsi parte di qualcosa di più grande, può
aumentare il senso di significato, di motivazione e di resilienza. E Gabriele,
da questo punto di vista, è un esempio vivente di come fede e professione
possano camminare insieme, in equilibrio.
Dottoressa Iani : www.camminandoconuncoach.it