L’incontro che ha fatto rotolare la mia palla di neve: il corso di autostima
con Matteo Barbieri tra i vigneti del Lago di Garda
Il vento era tiepido, quasi timido. Soffiava tra
i filari di un agriturismo immerso nel verde, a San Martino della Battaglia.
L’estate stava esplodendo nel suo splendore: il cielo terso, le cicale in
sottofondo, l’odore dolce dell’erba e dell’uva matura nell’aria. Non era solo
una bella giornata: era uno di quei momenti che, senza saperlo, ti cambiano la
rotta.
Ero lì per un corso sull’autostima. Il mio primo
vero contatto con il mondo del coaching. E il mio primo incontro con Matteo
Barbieri. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma sentivo un richiamo.
Una parte di me cercava un appiglio, una direzione, forse anche solo una mano
tesa.
E invece ho trovato molto di più.
È bastata una sola giornata – intensa, sincera,
potente – per sentirmi al sicuro, compreso, visto. Quel
tipo di incontro che non ti dà tutte le risposte, ma ti fa sentire finalmente
pronto a fartele le domande giuste. Matteo non ha imposto nulla, non ha offerto
soluzioni confezionate. Ma ha saputo creare lo spazio dove io potessi
cominciare a fidarmi. Di lui, sì. Ma soprattutto di me.
Oggi, con il senno di poi, so riconoscere gli
strumenti che ha utilizzato: il linguaggio, l’ascolto, i silenzi, la presenza.
Le sue leve non erano visibili, ma efficaci. Mi ha aiutato a fare un primo
piccolo passo… quello che avrebbe poi messo in moto una lunga serie di
trasformazioni, sia personali che professionali. Una palla di neve che
comincia a rotolare.
Matteo è stato per me molto più che un coach. È
stato il testimone delle mie prime evoluzioni, l’osservatore discreto ma
partecipe dei miei tentativi, delle mie svolte, dei miei successi. E ritrovarlo
oggi, anni dopo, come ospite della mia trasmissione, è qualcosa che mi emoziona
profondamente. Perché mi ricorda quanto è importante avere accanto la persona
giusta, nel momento giusto.
Mi viene in mente un’immagine che spesso usava
Giorgio Nardone, nel mio percorso di studi in psicologia strategica:
"La palla di neve che rotola e diventa
valanga. E quando si trasforma… diventa inarrestabile."
Quella giornata a San Martino della Battaglia è
stata l’inizio della mia valanga buona. E oggi, a distanza di anni,
posso dire che una parte di quella forza, di quel movimento, è partita proprio
da lì.
Sono grato a Matteo, come lui è grato a chi lo ha
formato. È un passaggio di testimone, una catena di valore che attraversa le
vite delle persone. E chissà… forse qualcuno, domani, sarà grato a me per aver
fatto da spinta al suo percorso.
Ognuno ha il suo stile, ognuno il suo tempo. Ma
tutti, prima o poi, abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi negli occhi e ci
dica: “Ce la puoi fare”.
Il difficile non è trovare la strada, ma iniziare il primo passo. E per quello,
a volte, serve una voce gentile e credibile che ci dia la spinta.
Sono felice di condividere questa trasmissione con
la mia compagna di viaggio Luciana Smellini su rete radio azzurra e
naturalmente con Matteo e, soprattutto, di poter raccontare la nostra storia.
Perché ogni incontro può essere una chiave, e ogni chiave può far
scattare un cambiamento.
Auguro a tutti di trovare la propria leva. Quella
persona, quel luogo, quel giorno, che farà partire la vostra palla di neve.
La diretta la trovate qui alle 18:30
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Loris Bonomi
Riflessione Psicologica:
In psicologia, la fiducia è uno degli ingredienti fondamentali del cambiamento.
Prima ancora delle tecniche, dei protocolli e degli strumenti, ciò che permette
a una persona di sbloccarsi è sentirsi al sicuro. La relazione di fiducia
con un coach o un terapeuta agisce come base sicura: un luogo emotivo dove è
possibile abbassare le difese, smettere di recitare e iniziare a mostrarsi
davvero.
Dottoressa Iani www.camminandoconuncoach.it