Quando il Palco Diventa una Lezione di Vita
Speciale
Notte Bianca con DJ Martin
Immagina una sera d’estate, l’aria calda che sa
di zucchero filato e di sogni, le luci che colorano la piazza, il suono dei
bassi che ti attraversa il petto. C’è un palco, c’è musica, e tra la gente che
si agita sotto le stelle ci sono anch’io, con il microfono in mano e il cuore
che batte come un beat afro.
Sì, lo ammetto: oltre alla mia passione per la
psicologia e il coaching, ho un’altra grande storia d’amore che dura da quando
avevo 14 anni… la radio e la musica. Un hobby? Forse. Ma come spesso
succede con le passioni vere, quelle che ti porti dentro da ragazzino, non se
ne vanno. Si trasformano, crescono con te, ma rimangono lì. E oggi mi ritrovo
di tanto in tanto sul palco, non come DJ, ma come presentatore o animatore.
Perché sì, io sono anche quello: un coach che ama far ballare le persone,
dentro e fuori.
Questa volta, avrò il piacere di condividere
il palco con DJ Martin durante la Notte Bianca di Montichiari, una
delle serate più attese dell’estate. Con lui ci saranno anche altri artisti, e
non mancheranno le emozioni forti: gente ovunque, luci, musica, e quella magia
che si crea quando vivi un momento tutti insieme, in piazza, senza filtri. E
quest’anno sarà ancora più speciale: Rete Radio Azzurra sarà nella
piazza principale, quella più grande, pronta ad accogliere tutti noi sotto un
cielo di fuochi d’artificio.
E allora mi viene da chiedermi: quanto ci
aiutano le nostre passioni a rimanere noi stessi, anche quando ci troviamo
sotto i riflettori?
Perché è facile confondersi quando tutti ti applaudono. È facile dimenticare
chi sei davvero, quando senti l’adrenalina della musica, o quando il pubblico
ti spinge a dare sempre di più. Ma c’è una regola non scritta che ho imparato
nel tempo: se sali sul palco solo per brillare, prima o poi ti spegni. Se
invece ci sali per condividere, allora resterai acceso dentro.
Con DJ Martin questo lo vedo chiaramente.
Il suo carattere? Un mix raro di presenza e
discrezione.
È uno che sa stare tra la gente senza dover fare rumore. Ascolta molto, parla
quando serve. Non ha bisogno di imporsi per farsi notare: è la sua energia
tranquilla a parlare per lui. Ha uno stile tutto suo, sobrio, pulito, ma
potente. Non cerca l'approvazione di tutti, ma è capace di entrare in sintonia
con chiunque: giovani, colleghi, famiglie, passanti.
Ha un’intelligenza emotiva naturale, e la usa più per costruire ponti
che per salire su piedistalli. Non si perde nei giochi di potere, nei
confronti, nelle etichette. Sembra dire con lo sguardo: “Faccio il mio, lo
faccio con passione. Se ti arriva, bene. Se no, ti saluto comunque con
rispetto.”
Martino è così: coerente. Un uomo che ha imparato a stare sul palco senza vendere l’anima. Uno che
sa che la musica è una parte di sé, ma non tutto. E forse è proprio questo il
segreto del suo carisma silenzioso: non ha bisogno di apparire, perché sa
chi è.
Ed è proprio questo che vorrei trasmettere anche
a voi, in questo spazio che chiamiamo “Camminando con un Coach”: ognuno
di noi ha qualcosa che ama fare. Ma non dobbiamo mai confonderlo con ciò che
siamo. Puoi essere un artista, un manager, un insegnante o un meccanico… ma
prima di tutto sei una persona. E se impari a portare te stesso in quello che
fai, allora qualsiasi cosa – anche presentare una serata in piazza – diventa
un’occasione per crescere, connetterti, vivere davvero.
Allora vi aspetto. Sì, vi aspetto a
Montichiari, nella notte in cui la musica incontra l’anima, in cui si balla
ma si riflette, in cui un DJ e un coach dividono lo stesso palco per dire, in
fondo, la stessa cosa: "Sii te stesso. Sempre. Anche quando tutti
guardano."
La diretta la trovate qui alle 18:30
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Loris Bonomi
Approfondimento Psicologico
Secondo la psicologia, è molto comune che una passione o un ruolo – come il
lavoro, il successo artistico o la popolarità – diventino il centro
dell’identità di una persona. Questo può essere entusiasmante, ma anche
pericoloso: se un giorno quella passione si spegne o il ruolo cambia, rischiamo
di perdere di vista chi siamo davvero.
Per questo è importante coltivare un’identità personale stabile, fatta
di valori, relazioni autentiche e consapevolezza di sé. La terapia, il coaching
e l’auto-riflessione possono aiutare a mantenere questo equilibrio, evitando di
cadere nella trappola del “valgo solo se faccio bene”. Ricorda: tu non sei solo
ciò che fai. Sei molto di più. E va bene così.
Dottoressa Iani : www.camminandoconuncoach.it